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La testa dell’Hydra

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La testa dell’Hydra

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La costellazione dell’Hydra, con i suoi 1303 gradi quadrati, è la costellazione con la maggior estensione nel cielo.

La testa della costellazione dell’Hydra, a Sud della costellazione del Cancro. Il cerchio ha un diametro di circa 8°, corrispondente al campo di un binocolo 8×40

Visibile nel cielo della primavera l’Hydra è accomunata da una leggenda alle vicine costellazioni del Corvo (Corvus) e della Tazza (Crater).
Il Corvo, al servizio del dio Apollo, fu mandato a cercare acqua fresca. Lungo il cammino, il corvo vide un boschetto di alberi di fico con frutti quasi maturi, e attese che i fichi raggiungessero la maturazione giusta per mangiarli. Questo lo fece ritardare e quando, dopo aver mangiato i fichi, prese l’acqua per Apollo, si rese conto del ritardo e dell’ira che avrebbe scatenato nel suo padrone. Vide per caso un innocuo serpente d’acqua nella sorgente, lo afferrò con gli artigli e finse che fosse stato lui a causare il ritardo nell’approvvigionamento dell’acqua.

Apollo non si lasciò ingannare da questo trucco, lo maledisse e lo condannò a soffrire la sete. Quando il corvo morì, Apollo volle ricordare ai mortali la follia di mentire per coprire i propri errori, così pose il corvo, la coppa e il serpente d’acqua in cielo.

La testa del serpente giace tra la Alfa Hydrae (Alphard) e la costellazione del Cancro: è disegnata dalle stelle Zeta, Epsilon, Delta, Sigma, Rho ed Eta, ed è agevolmente contenuta nel campo di un binocolo a 8 o 10 ingrandimenti.

Benché sia così estesa, l’Idra contiene un solo ammasso aperto brillante: M48, che si trova nella parte occidentale della costellazione, al confine con l’Unicorno, e a SO della testa.

L’ammasso è piuttosto difficile da trovare al binocolo perché si trova in una regione spoglia di stelle.

L’ammasso appare come una macchia luminosa relativamente brillante, con poche stelle che scintillano in mezzo all’apparente nebulosità dovuta alle molte stelle deboli che non sono alla portata dei piccoli binocoli.

[ed. Paolo Morini]

Bibliografia e risorse:

  • Silvano Minuto – Atlante del Cielo – Legenda (2003)
  • Patrick Moore – Un anno intero sotto il cielo. Guida a 366 notti di osservazioni – Springer (2007)
  • Gary Seronik – Binocular Highlights – New Track Media (2006)
  • Bojan Kambic – Viewing the Constellations with Binoculars – Springer (2010)
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