La costellazione di Ottobre: Pegaso
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![La costellazione di Pegaso. [Immagine presa da Stellarium Web]](https://occhialcielo.unioneastrofili.it/wp-content/uploads/2024/09/Pegasus-450x394.png)
Il cielo di ottobre ci accompagnerà verso la stagione caratterizzata da temperature miti e nuovi inizi: l’autunno.
Prendendo come riferimento la mezzanotte del 15 ottobre (immagine qua sotto), se avrete la forza di perdere qualche ora di sonno, potrete assistere, guardando verso Sud-Ovest, ad un “bacio” tra Saturno e la Luna (la Luna eclisserà Saturno nel pomeriggio, raggiungerà il suo massimo alle 19:34, per poi lasciarla intorno alle 2 della mattina seguente).

Dietro questo bacio, sarà possibile osservare la costellazione dell’Acquario e, poco più sotto, il Capricorno.
Spostando lo sguardo verso Nord, superando i Pesci, vedrete Pegaso.
Scendendo verso Ovest, vedremo le costellazioni del Cigno e dell’Aquila; passando da Ovest verso Nord, incontreremo la costellazione di Hercules, il Drago, e proprio sopra l’orizzonte, a Nord, l’Orsa Maggiore.
Verso Est incontreremo Perseo, il Toro e Orione, mentre verso Sud troveremo i Pesci e la Fenice, e chiuderemo il cerchio con il bacio tra la Luna e Saturno.
In alto sopra le nostre teste, invece spiccherà ancora Cassiopea, con la sua classica forma a W (o a M, a seconda dei punti di vista).
Tra tutte queste costellazioni, per il mese di Ottobre abbiamo scelto di analizzare Pegaso.
Pegaso
![La costellazione di Pegaso. [Immagine presa da Stellarium Web]](https://occhialcielo.unioneastrofili.it/wp-content/uploads/2024/09/Pegasus.png)
Pegaso (in latino Pegasus) è una tra le costellazioni più grandi dell’emisfero Boreale, fa parte delle 88 costellazioni moderne, ed era anche una delle 48 costellazioni elencate da Tolomeo.
Confina con Andromeda a Nord e a Est, Lucertola a Nord, Cigno a Nord-Ovest, Volpetta, Delfino e Cavallino a Ovest, Acquario a Sud e Pesci a Sud e a Est.
È facilmente individuabile, poiché strettamente “connesso” ad Andromeda ed è situato tra i Pesci.
Risulta essere riconoscibile in quanto il suo caratteristico quadrilatero è formato dalle stelle Algenib, Markab, Scheat e Alpheratz (stella della costellazione di Andromeda ma “connessa” a Pegaso) le cui magnitudini sono inferiori a 3.
È una costellazione tipica del cielo estivo-autunnale nel nostro emisfero: diventa visibile a fine giugno-inizio luglio, si mostra alta nel cielo nei mesi di settembre-ottobre e nel corso dell’autunno tende a declinare verso occidente, finché, nella seconda metà di Novembre, scomparirà dietro l’orizzonte e non sarà più osservabile.
Enif è la sua stella più luminosa, e rappresenterebbe il muso del cavallo; è detta anche Epsilon Pegasi, ed ha una magnitudine di circa 2,4.
Mitologia
Pegaso, nella mitologia greca, è un cavallo alato nato dal sangue della Gorgone Medusa quando fu decapitata dall’eroe Perseo.
È una creatura leggendaria legata sia agli dei che agli eroi.
Dopo la sua nascita, Pegaso volò verso il Monte Elicona, dove si dice che abbia fatto sgorgare una fonte battendo il suolo con uno zoccolo.
Questa fonte, detta Ippocrene, divenne sacra alle Muse ed era associata all’ispirazione poetica.
Uno degli episodi più noti di Pegaso riguarda la sua relazione con l’eroe Bellerofonte.
Quest’ultimo, con l’aiuto della dea Atena, riuscì a domare Pegaso usando una briglia d’oro.
Insieme, Bellerofonte e Pegaso compirono imprese straordinarie, tra cui la sconfitta della Chimera, un mostro feroce e sputafuoco.
Tuttavia, il desiderio di Bellerofonte di raggiungere l’Olimpo lo portò alla rovina.
Tentò di volare verso il regno degli dei su Pegaso, ma Zeus, infuriato per la sua arroganza, mandò un tafano a pungere il cavallo, facendo cadere Bellerofonte.
Pegaso, invece, continuò il volo e si dice che Zeus lo trasformò in una costellazione nel cielo, dove continua a brillare tutt’oggi.
Silvia Polito
s.polito@uai.it