LE MAPPE DEL CIELO DI GIUGNO
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Siamo alle ore 22 del 15 giugno poco prima o poco dopo se siamo alla fine o all’inizio del mese (ogni 15 giorni andiamo avanti di un’ora). Si è appena fatto buio, avremo la completa notte astronomica (il Sole 18° sotto l’Orizzonte) anche un’ora dopo.

Al Meridiano (SUD) la rosso-arancio Arturo. Trovata lo scorso mese ad EST, ricordammo come questa rappresenti il futuro del nostro Sole: essendo più vecchia di 2 miliardi di anni, essa si trova già nella fase di gigante rossa: 100 volte più luminosa del Sole e 25 volte più grande. Possiamo aggiungere che questa, pur essendo attualmente molto vicina a noi, 37 anni luce, in realtà è una “stella ospite”, proveniendo infatti dall’ Alone Galattico, l’estrema periferia della Galassia. Qualche centinaia di milioni di anni e questa ritornerà nelle fredde e lontane regioni dello spazio intergalattico a migliaia di anni luce da noi.
Arturo, stella alfa del Boote, il Bifolco (colui che allattò e protesse il giovane Dio, Zeus), ci indica alla sua sinistra (verso EST) la bella stella Gemma, denominata anche “Alphecca”. Una giovane stella bianco-azzurra (come ci potrà confermare un piccolo binocolo: confrontiamo con il colore arancio di Arturo!) che, a noi invisibile, viene ogni 17 giorni occultata da un vicinissimo sole giallo, gemello del nostro Sole, in orbita intorno alla principale. A 75 anni luce da noi, è 3 volte più grande del nostro Sole e 70 volte più luminoso.

Si innalza nel cielo di EST la grande costellazione di Ofiuco (il portatore del Serpente), la nostra costellazione del mese, sul nostro portale, dove incontriamo i bellissimi oggetti deep sky che vi si proiettano. Sopra e sotto, la Testa e la Coda del Serpente. La sua stella alfa, Ras Alhague (la “testa dell’incantatore di serpenti”), è una sub-gigante. Pur avendo “solo” 770 milioni di anni di vita, ha già iniziato a invecchiare verso la futura fase di gigante rossa, pur avendo ancora un colore bianco-azzurro (cioè è molto calda, più del nostro Sole). Grande due volte il Sole (e per questo la sua senescenza “precoce”) e 30 volte più luminoso, è a 50 anni luce dalla Terra.
A sinistra di Ofiuco, più in alto, e sotto Gemma, la debole costellazione di Ercole. Se non avete un cielo molto buio, usate un piccolo binocolo a ingrandimento molto basso (ideale il binocchiale della Omegon, con solo 2 ingrandimenti, ha una campo enorme: 27 gradi!) e riconoscerete il quadrato (cioè il torace del gigante Ercole), le sue braccia che si proiettano a sinistra e le sue gambe che si proiettano a destra, verso il SUD. Qui potete trovare, ai limiti della visibilità a occhio nudo, ma ben visibile anche con il più piccolo binocolo, a 7 X o 10 X, la debole sferetta nebulosa di M13: il più bell’ammasso globulare, composto da 1 milione di stelle antichissime, vecchie quanto l’Universo, in pieno spazio intergalattico, a 25 000 anni luce da noi. Affascinante con un binocolo, con un piccolo telescopio: portentoso!
Il triangolo estivo, Vega, Deneb, Altair, inizia a sorgere dall’Orizzonte

A NORD, tra le 2 Orse spiraleggia il Dragone (immaginiamo un drago cinese), con le evidenti Rastaban e Eltanin. Ma cerchiamo un cielo buio per trovare tutte le stelline che si dipanano serpeggiando intorno alla Polare e al Grande Carro!

A OVEST, le costellazioni primaverili, il Leone, la Vergine, la debole Lince, digradano verso l’orizzonte occidentale. Anche l’Orsa Maggiore inizia ad abbassarsi, ma è ancora abbastanza alta da poter gustare il grande animale, con la sua coda, il suo petto, la testa triangolare, le 2 zampe, anteriore e posteriore. Castore e Polluce, i 2 gemelli, sfiorano proprio l’Orizzonte, ma sono così luminosi che, se non avete ostacoli, riusciremo ancora ad ammirare.
(ovviamente non rappresentiamo la Luna sulle nostre Mappe, mutevole nei suoi spostamenti giorno dopo giorno)
© Giorgio Bianciardi
g.bianciardi@uai.it, gbianciardi@yahoo.it
(carte da”cart du ciel”, modificate)