LE MAPPE DEL CIELO DI GENNAIO
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Siamo alle ore 22 del 15 gennaio, poco prima o poco dopo se siamo alla fine o all’inizio del mese (ogni 15 giorni andiamo avanti di un’ora).
Guardando verso SUD, domina, perfettamente al Meridiano, la grande figura di Orione, il “Cacciatore”. Bellissima, anche con un piccolo binocolo, la spalla sinistra del grande Cacciatore, Betelgeuse, una supergigante rossa. 800 volte più grande del Sole, 100 000 volte più luminosa del Sole( !). La stiamo osservando da 600 anni luce di distanza. Al suo piede destro ecco Rigel. Supergigante azzurra, 120 000 volte più brillante del Sole. 850 anni luce dalla Terra. Stiamo osservando due delle stelle più luminose di tutta la nostra Galassia!
Ai piedi di Orione sta innalzandosi la brillantissima, azzurra Sirio. La stella più vicina a noi nel nostro emisfero.
Sempre al Meridiano, sopra la nostra testa, il pentagono dell’Auriga, con la bella Capella. Una gigante, gialla come il nostro Sole. 70 volte più brillante, è relativamente vicina: 42 anni luce dalla Terra. E’ la luce di due stelle giganti gialle in stretta orbita tra loro, che a noi appaiono come un unico punto di luce.
Se abbiamo un cielo perfettamente scuro potremmo intravedere 3 macchioline, M36, M37, M38 (indicate sulla nostra carta) entro una tenuissima Via Lattea invernale. Condizione assai improba con l’attuale inquinamento luminoso che ci circonda, ma in condizioni di cielo “normali” un piccolo binocolo ce le farà comunque vedere, come piccole nuvolette rotondeggianti che, un piccolo telescopio, ce le rivelerà come grappoli di innumerevoli stelle. Giovanissimi Soli a 4000 anni luce da noi. Appena nati e quindi ancora vicini tra loro.
Tra il gigante Orione e l’Auriga, il Toro con le belle pleiadi (M45), la rossa Aldebaran, e il luminosissimo Giove, il più grande pianeta del Sistema Solare.
Spostiamoci verso EST. Ecco i Gemelli alti sopra di noi, con Castore e Polluce. Sotto Polluce, ecco il rosso Marte, alla sua massima luminosità in questo anno: siamo all’opposizione. Bello usare un piccolo binocolo per evidenziarne meglio il colore arancio-rossastro, il colore delle sabbie di Marte!
Sta sorgendo la costellazione del grande Leone con la brillante Regolo. Un Sole azzurro, 300 volte più luminoso del nostro Sole, a 80 anni luce dalla Terra.
Siamo nel cielo del NORD. La Polare davanti ai nostri occhi. Ma è deboluccia, ci aiuta il Grande Carro alla sua destra. Il Grande Carro, le sette stelle più luminose dell’Orsa Maggiore, sta innalzandosi. Le due stelle in alto, dove troviamo anche Dubhe, la stella alfa della grande Orsa, c indicano la strada. Basta prolungare il loro allineamento, 5 volte la loro distanza: ed ecco la Polare, la stella del Nord.
Lo zig-zag di Cassiopea, alla sinistra della Polare, inconfondibile.
Ad OVEST, il lungo cortelo di Pegaso e Andromeda volge al tramonto. Alla sua sinistra unaregione relativamente vuota: solo le deboli stelline dei Pesci e della Balena. In alto, il Perseo, gruppo di stelle che segue alla lunga coda di Andromeda. Siamo nella Via Lattea invernale, con un piccolo binocolo osserviamo la regione coperta da questa costellazione, numerose stelline azzurrine si distendono in tutto il campo. In particolare, puntiamo il nostro binocolo su alfa Persei, Mirfak: intorno la grande distesa dei Soli dell’ammasso stellare Melotte 20 o “Ammasso di alfa Persei”. La gigante Mirfak dominante nel grappolo di giovani soli bianco-azzurri a 600 anni luce dalla Terra.
(ovviamente non rappresentiamo la Luna sulle nostre Mappe, mutevole nei suoi spostamenti giorno dopo giorno)
© Giorgio Bianciardi
g.bianciardi@uai.it, gbianciardi@yahoo.it
(carte”cart du ciel”, modificate)