LE MAPPE DEL CIELO DI DICEMBRE
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Siamo alle ore 22 del 15 dicembre, poco prima o poco dopo se siamo alla fine o all’inizio del mese (ogni 15 giorni andiamo avanti di un’ora).
Guardando verso SUD sfiora l’orizzonte l’Acquario con Saturno, la “stella” più luminoso di tutta l’area, luce ferma: inconfondibile.
Il Meridiano (cioè perfettamente a SUD) è spartito tra la Balena, costellazione di stelle deboli, e alla sua sinistra, verso Sud-est, l’appariscente Toro con la rossa Aldebaran, una stella 40 volte più grande della stella Sole e il luminosissimo Giove, luce ferma, giallo paglierino: unico nel cielo di dicembre. E non potremo non notare le Pleiadi (M45) subito sopra e a destra di Aldebaran: ammasso stellare aperto, ovvero un grappoli di Soli appena nati, che brillano di luce azzurra, indice di stelle più grandi e più calde del Sole. Usiamo un binocolo per apprezzarne meglio i colori. Un piccolo telescopio a 30-40 X ci darà una vista mozzafiato. Siamo a 440 anni luce dalla Terra.
Sotto il Toro l’inconfondibile cacciatore, Orione, con la sua cintura (dove tiene la spada). Sopra il Toro il pentagono dell’Auriga (che trasporta durante il giorno il Sole nel suo viaggio diurno!) con la luminosa Capella: un Sole doppio, 2 giganti, gialle come il nostro Sole,in mutua orbita tra loro, che ci appare come un unico punto di luce. 43 anni luce dalla Terra.
Ancora al Meridiano, ma proprio sopra la nostra testa, il Perseo con la bella Mirfak. Puntate un piccolo binocolo in una notte senza Luna, appariranno decine di stelle azzurre a coronarla: una grande distesa di giovani stelle azzurre che si disseminano per centinaia di anni luce, un frammento di braccio di spirale della nostra Galassia.
Spostandoci verso EST, un cielo dominato da stelle brillantissime. Alla vostra destra, verso Sud-est, il grande rettangolo di Orione segnato dalla rossa Betelgeuse, una supergigante rossa, 100 000 volte più brillante del Sole e 800 volte più grande (!), e dall’azzurra Rigel ai suoi piedi. Colori nettissimi quando osservati anche con il più piccolo binocolo. Alla sua sinistra, verso Nord-est, centrati sul cielo orientale, Castore e Polluce, i 2 gemelli. Sotto i Gemelli, ecco una stella rossa, luce ferma: un pianeta! E’ il rosso Marte, ora in avvicinamento al nostro pianeta. Raggiungerà la massima vicinanza il prossimo mese, aumentando ulteriormente la sua luminosità. Seguiamolo,settimana per settimana, mentre si innalza dall’orizzonte diventando sempre più brillante. Quasi allo ZENIT, l’Auriga con la luminosa Capella, che abbiamo già incontrato nel cielo del Meridiano.
Nel cielo del NORD la solitaria Polare, allo Zenit il Perseo con Mirfak, alla sua destra, verso Nord-est, inizia a innalzarsi l’Orsa Maggiore che, ancora bassa, ci farà vedere probabilmente solo le sette stelle del Grande Carro. La costellazione è molto più grande ma avremo bisogno che si innalzi ancora nei prossimi mesi per poterne ammirare tutta la sua estensione. Alla sua sinistra, verso Nord-est, la debole Via lattea invernale, che forse possiamo solo intuire e se siete in un cielo davvero buio, ma potremo apprezzarla vedendo la sua continuità con la più cospicua Via Lattea che corre lungo il Cigno, ancora visibile sfiorando il tramonto.
Nel cielo dell’ OVEST, al suo centro, perfettamente allineato il grande quadrato di Pegaso e la coda di Andromeda (insieme ad una più debole, parallela) che ancora quasi tocca lo ZENIT, alto sulla nostra testa. Ricordiamoci di dare uno sguardo con un binocolo alla galassia di Andromeda per antonomasia, M31: una galassia gigante a 2 milioni di anni luce da noi, 1000 miliardi di stelle, cioè di Soli, che brilla sfumata, ma ben visibile, ai nostri occhi. Alla sinistra, verso Sud-ovest, costellazioni di stelle deboli lontane dalla Via Lattea, proiezione delle braccia a spirale della nostra Galassia, e che possiamo ancora ammirare, se troviamo cieli bui, a destra, verso Nord-ovest, con il Cigno che sta scomparendo verso l’orizzonte, ma anche più in alto, con Cassiopea e Cefeo, una Via Lattea invernale, impalpabile, ma ricca di giovani stelle azzurre se la esploriamo con un binocolo.
© Giorgio Bianciardi
g.bianciardi@uai.it, gbianciardi@yahoo.it
(carte”cart du ciel”, modificate)