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M27 Dumbbell Nebula

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M27 Dumbbell Nebula

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La nebulosa planetaria M27 si trova nella elusiva costellazione della Volpetta (Vulpecula). Per individuarla è più agevole individuare la costellazione della Freccia (Sagitta) e cercare un piccolo asterismo a forma di “M”, come consiglia Gary Seronik. La Freccia è quasi contenuta in un cerchio di 6° di diametro, simile al campo tipico dei binocoli 10×50 (fonte Atlante del Cielo – editore Legenda)

La Dumbbell Nebula, che occupa la posizione 27 del Catalogo Messier, è una nebulosa planetaria. Le nebulose planetarie sono sempre associate a una stella e, osservate al telescopio, ricordano per il loro aspetto il disco di un pianeta – questa denominazione fu inventata da William Herschel nel 1785, ma l’analogia con i pianeti termina qui. Una nebulosa planetaria è luminosa perché i suoi atomi assorbono e re-irraggiano la luce emessa dalla stella che si trova nel suo centro. Questa stella centrale di solito è caldissima, azzurra e molto vecchia e proietta nello spazio parte del suo materiale.

Le nebulose planetarie abbastanza luminose da rivelarsi come tali al binocolo sono molto poche; a riprova di questo, fra tutti gli oggetti del catalogo Messier, solo 4 sono nebulose planetarie e una di queste, M27, è la più grande e la più luminosa.

La sua dimensione è circa 6’ d’arco, ed è relativamente vicina, trovandosi a soli 1240 anni luce da noi.

M27 si trova nella costellazione della Volpetta (Vulpecula), debole e di difficile individuazione. È molto più facile da trovare usando come guida la costellazione della Freccia (Sagitta).

È abbastanza facile da individuare, al centro di un asterismo a forma di “M”, costituito da stelle di magnitudine 5 su uno sfondo di stelle più deboli.

Un binocolo 10×50, sotto un cielo abbastanza scuro, rivela la presenza della nebulosa facilmente, ma la sua struttura non è percepibile attraverso binocoli standard.

Immagine digitale di M27 ripresa da Loris Ferrini (https://www.youtube.com/channel/UCEo7EaLBuNbpyxnhTBfdbIg) con un telescopio da 235 mm di diametro e un tempo di esposizione equivalente a 9
ore

[ed. Paolo Morini]

Bibliografia e risorse:

  • Silvano Minuto – Atlante del Cielo – Legenda (2003)
  • Gary Seronik – Binocular Highligths – New Track Media (2006)
  • John Gribbin – Enciclopedia di Astronomia e Cosmologia – Garzanti (1998)
  • Lambert Spix, Frank Gasparini – Big Binoscout – Oculum Verlag (2023)
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