Stella doppia: Gamma Leonis
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La posizione della stella Gamma Leonis, nome proprio Algieba, nella costellazione del Leone. Algieba è una delle stelle che disegnano la criniera del Leone. (fonte Atlante del Cielo – editore Legenda)
Gamma Leonis, nome proprio Algieba, catalogata con il numero STF1424 nel catalogo di F.G.W. Struve, è una delle stelle doppie più belle del cielo in qualsiasi telescopio. È stata individuata l’11 febbraio 1782 da William Herschel, che riteneva che la stella più luminosa fosse bianca, mentre la più piccola era secondo lui tendente al rosso pallido. Il catalogo WDS riporta i tipi spettrali KOIII e G5III, per cui molti osservatori moderni vedono il giallo in entrambe le stelle. Smyth le trovò arancione brillante e giallo verdastro, mentre Webb notò oro e rosso verdastro. La distanza ricavata dalle misure di Hipparcos è di 130 anni luce. [tradotto e adattato da Bob Argyle, Double Star of the Month Archive, nel sito della Webb Society https://www.webbdeepsky.com )
Nome: | STF1424 |
Componente: | AB |
Ultima osservazione: | 2017 |
Angolo di posizione (PA): | 127° |
Separazione: | 4,7″ |
Magnitudine 1 | 1,37 |
Magnitudine 2 | 3,64 |
Effemeride Gamma Leonis STF1424 AB | ||
Anno | PA (°) | Sep (“) |
2023.0 | 126.8 | 4.738 |
2024.0 | 126.9 | 4.741 |
2025.0 | 127.0 | 4.744 |
2026.0 | 127.1 | 4.747 |
2027.0 | 127.2 | 4.750 |
Dato che il periodo di rotazione della secondaria attorno alla componente principale è stimato pari a 618.6 anni, la variazione della separazione e della posizione, nell’arco di 5 anni, è molto contenuta, come è ragionevole aspettarsi. Queste effemeridi fanno parte del Sixth Catalog of Orbits of Visual Binary Stars, sezione del Washington Double Star Catalog (https://crf.usno.navy.mil/wds-orb6 )
Note osservative
Data | 29/6/2023 |
Ora | 23 CEST |
Località | Ravenna |
Seeing | 8/10 |
Trasp | 4/5 |
Luna | SI |
Temperatura | 21°C |
Strumento utilizzato | Rifrattore autocostruito con obiettivo Zeiss C50, diametro 50 mm, focale 54 |
Il primo tentativo di osservazione con oculare Ploss 11 mm (49x) ha consentito di apprezzare molto agevolmente la duplicità della stella. Godibilissima con oculare zoom 3-6 alla focale di 6 mm (90x) e ancora osservabile alla focale di 3 mm (180x)A basso ingrandimento la duplicità della stella si percepisce ancora agevolmente con un oculare ortoscopico da 12.5 mm (43x). Con un oculare Plossl 15 mm (36x) è complicato decidere se la stella è doppia – ma reduci dalle osservazioni precedenti, e sapendo dove guardare, nei momenti di maggiore calma atmosferica si percepiscono le due componenti. Le due magnitudini che separano la principale dalla secondaria rendono la coppia piuttosto sbilanciata. Sissi Haas, con un telescopio da 125 mm a 200x, attribuisce a entrambe le stelle una colorazione mandarino.
Paolo Morini
p.morini@uai.it
Bibliografia e risorse
- Admiral William H. Smyth, The Bedford Catalogue – From a Cycle of Celestial Objects, William-Bell Inc. (1986)
- Bob Argyle, Mike Swan, Andrew James, An Anthology of Double Stars, Cambridge University Press (2019)
- Bob Argyle (ed), Observing and Measuring Visual Double Stars, Springer-Verlag (2004)
- Sissy Haas, Double stars for small telescopes, Sky Publishing Corporation (2006)
- Silvano Minuto, Atlante del Cielo, Legenda (2003)