STAR HOPPING: M67
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Di cosa ci serviamo: il nostro pur piccolo telescopio, un rifrattore da 8-10 cm di lente, o un riflettore da 114 a 150 mm, per arrivare, se lo avete, a un Newtoniano (es. un economico Dobsoniano)-da 25 o 30 cm di specchio, anche non motorizzato, un laser da pochi euro che avremo messo sul tubo del telescopio in parallelo, un cercatore da 3 o 5 cm di lente. Può essere sempre utile un binocolo da 7 – 10 ingrandimenti (i più fortunati il binocchiale della Omegon, a soli 2 X e quindi con campo molto grande: 27°!).
M67 si trova nella costellazione del Cancro, ovvero una regione di stelle deboli, intorno alla 4° magnitudine.
Se il vostro cielo è affetto da inquinamento luminoso, anche non pesante, può essere difficile vedere l’asterismo della costellazione, ci soccorrerà il nostro amico binocolo a basso ingrandimeno (7-10 x), puntato nella regione che ben identifichiamo grazie ai riferimenti costituiti da Regolo, alfa Leonis, Procione, alfa Canis Minoris, e Castore e Polluce nei Gemelli. In aprile raggiunge la sua massima altezza, al Meridiano (cioè a Sud) dopo il tramonto, quando il cielo si fa buio (tra le 20 00 e le 21 00).

La regione di stelline molto deboli della costellazione del Cancro, che potrebbero anche essere del tutto invisibili, è facilmente identificabile prendendo come repere le luminose stelle che la circondano. Il nostro fido binocolo a basso ingrandimento a questo punto ci farà vedere in ogni caso l’asterismo del Cancro.
Puntiamo il telescopio su alfa cancri, che vediamo immediatamente a sinistra di M67 nella cartina. Cart du Ciel (modificato).
Al binocolo (o, se lo avete, al binocchiale) vedremo senz’altro l’asterismo del Cancro. Puntiamo il laser che avremo in parallelo al telescopio su alfa Cancri e usiamolo come guida per puntare manualmente il telescopio. Al telescopio, a 60 X, ci appare una bella stella bianco-azzurra circondata da numerose stelline.

Alfa Cancri, stella bianco-azzurra a 170 anni luce dalla terra, al telescopio. 60 X, Newton 20 cm di specchio.
Al cercatore non riusciremo forse a vedere M67, ma vedremo comunque a lato di alfa Cancri ben evidente la 60 Cancri, al telescopio ci appare di sfumatura arancione, bella al telescopio, con netta sfumatura arancio-rossastra se avete usato un diametro di almeno 15-20 cm di specchio, è una “gigante rossa”, spettro K, prolunghiamo per la stessa distanza e poniamo la zona al centro del crocicchio del cercatore. Al telescopio ci apparirà M67. . Stiamo usando un oculare di lunga focale, saremo a 25-40X: un piccolo alveare di stelle (ad un binocolo 10×50 possiamo percepirlo come nuvolettina).

Al cercatore vediamo a lato di alfa Cancri (meno di 1 grado) la stellina 60 Cancri. Prolungando la stessa distanza tra alfa e 60 CNC, poco sopra ecco al telescopio M67. Cart du Ciel.

A 60 x (114-150 mm di specchio) ben brillanti, almeno un 35 stelle, che coprono un terzo del campo
A 200 x, con diametri più generosi, 25-30 cm, appaiono molte altre stelline deboli entro l’ammasso, e apprezziamo il colore delle stelle. Il seeing potrebbe incominciare a disturbare la puntiformità delle stelle al Newton ma le stelle diventano innumerevoli. In alto a destra (a E in realtà) alla periferia una stella dominante, luminosa, con sfumatura arancio è la HD 75700. Ben staccata dal fondo cielo. Una visione di luminose schegge di diamanti, talune con riflessi azzurri, altre di tonalità più fredda, deposte su un velluto nero di spazio: Posto a 2800 anni luce dalla Terra, è un ammasso aperto, quindi un gruppo di Soli fisicamente legato, nati insieme, insolitamente anziano: 3,5 miliardi di anni. Le stelle più massicce, bianco azzurre hanno ormai lasciato la sequenza principale trasformandosi in giganti rosse o finita la loro esistenza come nana bianca.

Con un diametro generoso (25-30 cm) M67 ci appare, a 200 X, ricco di stelle addensate per gran parte del campo dell’oculare. Alcune stelline (qui in basso a sinistra) appaiono di tonalità azzurrina, ma la maggior parte hanno una tonalità più fredda. In alto a destra (siamo a est) la gigante rossa HD 75700.
Giorgio Bianciardi
g.bianciardi@uai.it, gbianciardi@yahoo.it
[Le immagini delle stelle e delle nebulose sono state prodotte con pochi secondi di posa utilizzando il telescopio remoto UAI: il telescopio remoto a disposizione di tutti i soci UAI: https://www.uai.it/sito/rete-telescopi-remoti/ ]